
Visto un improvviso calo di lavoro, ne approfitto per prendermi qualche giorno di ferie e andare così a pescare.
Come destinazione ho scelto il Wild Lake a Soncino in provincia di Cremona, un posto al quale sono molto legato per vari aspetti: in primis la location, un vero paradiso
immerso nella natura più incontaminata con un’alta presenza di animali selvatici, passiamo poi ai servizi che il lago offre, come per esempio, una fisher house aperta 24 ore su 24 con freezer e frigo per le vivande, un distributore di bevande calde, bagni sempre puliti con docce e acqua calda, possibilità di noleggiare motore e batterie e l’acquisto di tutte le esche per affrontare la sessione; infine le fantastiche carpe selvagge dalla livrea più unica che rara.
Chiamo cosi il gestore Andrea, sempre disponibile e gentile, per effettuare una prenotazione last minute di 2 notti, il quale mi risponde che l’unica postazione disponibile è la 10.
Senza pensarci due volte, confermo il tutto e inizia la fase di meditazione strategia.
La postazione 10 l’avevo già affrontata in passato, a prima vista può sembrare la più facile e scontata ma con l’utilizzo di un ecoscandaglio si possono trovare numerosi spot nascosti sott’acqua, c’è solo un problema…l’imbarazzo della scelta!!
Finalmente giunto il grande giorno, arrivo al lago circa alle 8 e dopo un buon caffè e due chiacchiere con Andrea (il quale mi spiega le nuove norme del lago visto la situazione COVID-19), mi dirigo in postazione 10, molto spaziosa e come tutte le altre offre una privacy totale dagli altri angler.
Dopo aver scaricato l’attrezzatura e montato il campo base, osservo lo specchio d’acqua notando un notevole movimento al centro lago. Salto così subito in barca e inizio a scandagliare il lago in cerca di spot che reputo essere i migliori per il tipo di strategia che ho in testa.
La prima canna ho deciso di posizionarla in prossimità di un canale che si collega all’altro lago, un punto quindi di passaggio delle carpe.
La seconda decido di posizionarla sotto una legnaia, spot sempre produttivo qui al Wild Lake. infine la terza canna, dopo aver trovato numerosi erbai grazie all’uso dell’ecoscandaglio, ho deciso di andarla a posizionare in un pertugio fra di essi. La giornata passa veloce, tra qualche scatto con la reflex e le varie catture avvenute nello spot a centro lago. verso sera la magia si spezza e tutto sembra fermarsi, la mattina seguente mi sveglio chiedendomi perché gli spot non avessero reso, soprattutto quelli sotto-sponda ai quali davo molto fiducia.
Decido così di effettuare un cambio di strategia, posizionare 2 canne tra gli erbai e tenerne 1 sotto-sponda, nel caso le carpe decidano di cambiare rotta, proprio nei pressi delle tane dei gamberi.
La scelta di pescare tra gli erbai si è rivelata vincente, durante la giornata le partenze sono state numerose, con pesci anche di taglia e molto combattivi.
Arriva la sera, sono veramente stanco ma soddisfatto, mi accingo così a coricarmi nella speranza di una partenza notturna ma non è così perché anche la seconda notte tutto si ferma.
La mattina seguente molto perplesso, mentre smonto il campo, mi domando perché la notte tutti gli spot che avevano reso durante il giorno non mi hanno fatto catturare… le uniche spiegazioni che sono riuscito a darmi è che magari la notte, vista la grande presenza di gamberi, preferissero alimentarsi di essi oppure durante le ore notturne non stazionavano più tra gli erbai ma in altri spot, diversi da quelli scelti.
Qui al Wild Lake nulla è scontato e ogni pesce è sudato, sia per la presenza di ostacoli sia per la cattiveria dei pesci che strappano letteralmente le canne dai rod pod.
La sessione è giunta al termine, molto felice e perplesso allo stesso tempo, mi dirigo in fisher house per salutare andrea e prenotare un altra sessione di qualche notte in più.
Consiglio a tutti di provare ad andare almeno una volta in questo contesto di laghi selvaggi, sia per i pescatori meno esperti che vogliono approcciarsi alla pesca con la barca sia per quelli più esperti che vogliono fare una sessione in totale tranquillità con tutti i servizi a disposizione, comodità che, per chi vuole vivere la propria passione assieme alla propria famiglia troverà sicuramente utili!
Per l’intera sessione ho utilizzato circa 15 kg di boiles di casa Any Water (New Age e Elite) comodamente acquistabili presso il lago abbinate a circa 15 kg di pellet da 9 mm anch’esso disponibile a prezzi davvero interessanti. La pasturazione veniva effettuata con un mix di boiles e pellet (circa 3 kg a canna) mentre per gli inneschi ho optato per bilanciate singole da 25 mm ricoperte con della guaina antigambero..