È giovedì ed io e il mio socio Mattia ci accingiamo a varcare la soglia del Wild Lake, un posto per noi speciale, uno di quei posti che ti porti nel cuore, sempre!

Salutiamo il sempre cordiale Andrea, beviamo un caffè in compagnia di altri amici carpisti e finalmente ci dirigiamo verso la postazione 16.

Visto il tempo non dei migliori con un cielo che sembra promettere pioggia imminente, montiamo il campo base e iniziamo subito le operazioni di calata.

Mattia si prende la parte sinistra del lago, io la destra.

Le canne vengono calate in questo modo:

Una all’interno delle isole, la seconda nel sottosponda destro e la terza su di una lingua che taglia in due il lago poco prima dei canneti, che individuiamo senza problemi grazie all’uso dell’ecoscandaglio.

Mattia invece decide di coprire il sottosponda sinistro, parte di questa dorsale sfrutta il canneto che la delimita.

La pasturazione viene effettuata con boilies e il sempre ottimo pellet da 9mm che ci fornisce comodamente Andrea qui al lago.

Come sempre non si bada alla quantità, qui al Wild Lake abbiamo imparato che le pasturazioni devono essere sempre consistenti e generose.

Per tutta la giornata la pioggia scende imperterrita e, come se questo non bastasse già, si alza pure un vento freddo, tutto questo non è certo di buon auspicio.

Durante la prima notte Mattia cattura due pesci in prossimità del canneto mentre i miei avvisatori tacciono fino alla mattina seguente, quando purtroppo, perdo il potenziale primo pesce della sessione.

Il secondo giorno prosegue con una solo cattura da parte di Mattia, una bella specchiotta.

Arriva il sabato e le condizioni cambiano radicalmente in meglio e di conseguenza anche il mio umore e le speranze si riaccendono; un sole caldo ci sveglia e ci rende fiduciosi al 100% che questo è il momento giusto.

Decido di cambiare uno spot… via quindi la canna dalla dorsale, che posiziono nel sottosponda destro in mezzo a delle piante, proprio in concomitanza del canale che collega al lago delle postazioni 17/18/19.

Mai scelta fu così azzeccata.

Si crea una sorta di collegamento tra questa canna e la non lontana serie di isole che mi regalano partenze costanti per tutto il pomeriggio, a me piace pensare che forse anche la visita della mia ragazza mi ha portato fortuna!

Alle 17 parte la canna nel sottosponda e dopo un duro combattimento capiamo subito sia io che Mattia che nel guadino c’è un trofeo non da poco.

Arrivato in postazione e realizzo il fatto di aver catturato il pesce più grande in carriera, nuovo personal best!

Una maestosa regina al di sopra dei 20 kg che, come è giusto che sia, mi mette in difficoltà nelle operazioni di fotografia (che fatica!).

Ancora non ci credo, riuscire in una tale impresa nel lago in cui da ragazzino calai per la prima volta i miei rig mi lascia estasiato, senza parole, un mix di emozioni incredibili, emozioni non paragonabili ad altro, emozioni appunto che solo la pesca riesce a darti.

Dopo anni di pescate qui al Wild Lake sono finalmente riuscito a prendere uno di quei pesci che fin dal primo giorno ho sempre sognato di catturare.

Festeggio con Mattia e la mia ragazza e la serata si conclude senza altre catture.

Ultima mattina: ci svegliamo con il suono dell’avvisatore ancora una volta, la storia pare ripetersi, catture costanti solamente sulle due canne che avevo calato il giorno precedente.

Pranziamo in riva al lago e con calma smontiamo il tutto, raggiungiamo Andrea nella club House e in compagnia degli altri ragazzi ci confrontiamo di fronte ad una bella fetta di torta e un bel the caldo.

Ne esce che il cambio della temperatura sia esterna, che dell’acqua, ha giovato sicuramente alle carpe mettendole in moto proprio durante il giorno e facendole rispondere con successo alle nostre pasturazioni.

Si torna a casa, ringrazio Andrea come sempre per la sua disponibilità.

Ringrazio come sempre il mio amico e socio Mattia perché in sessioni come questa essere in sintonia aiuta a impostare al meglio una pescata “impegnativa”.

Dentro me invece, ringrazio il Wild Lake e la sua natura perché, per me è sempre un piacere tornarci e viverlo come se fosse la prima volta quando mi innamorai del carpfishing e di questo fantastico!

Alla prossima amico mio!